Mentre resta sull’acqua
quel vecchio fiore d’agave
ho perso l’abitudine
di contare i flutti e anche i viaggi
e quanti vetri
lisi dall’aria del domani
sono ambientati qui, nel giro
che fanno gli occhi
da una piccola morte
e morbidezze imbambolate.
Mai svegliatemi
da questo nocciolo ispessito
oscuro di galassie
non ho che due carezze
di cura autentica
e sorrisi in ginocchio
come uccellini
nel petto di gennaio.
24 settembre 2017
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Presto non è un luogo preciso. A volte si dice "torno presto" e si va in un altro emisfero. Si va scalzi e digiuni, si perde peso. Si va in una musica e ci si addormenta lì.