Odio la tua ombra,
che si assottiglia e si dilata.
Odio la tua assenza
che si trasforma in un inutile presenza.
Odio le tue bugie storpie e nere
che m'incantano l'anima e me l'ammalano.
Sei il re delle tenebre e dell'illusione
ed io sono il tuo lavoro più riuscito.
17 aprile 2012
Altri contenuti che potrebbero piacerti
Sono stato schiavo per una notte.
Quella sera avevo lavorato un bel po’ per riuscire a buttar giù un paio di pensieri del cavolo. Ero troppo inebetito dal caldo asfissiante di quei lunghi giorni passati a poltrire da un letto ad un altro, un treno, una città, varie persone.
Chinai il capo su quella che era la mia situazione; e ne vidi lunghi tunnel insidiosi che inghiottivano la luce del mio intelletto.