Meriggio di Agosto
L'aria leggera
luccicante di sole
sul prato irsuto s'è adagiata
ancora verdeggiante di rugiada.
Danzano i rami
al suono della brezza
che il mare vicino
alimenta mai stanco.
Rossi carminio
ostentano le buganvillee
riposo per api in cammino
segnali di sentiero
per bianchi sbattiti
di farfalle sperdute
tra oleandri, ibiscus,
margherite e velluti di rose
nei mille riflessi
profumate e sontuose...
vibra anche il pino
sotto il peso inconsapevole
del passero in transito
fondale
al placido, abbandonato riposo della gatta
che, all'ombra del pesco,
attende la sera
per la lezione di caccia
ai suoi piccoli impanzienti.
E mosche e lucertole e libellule
e ranocchie si appropriano
dei loro angoli di giardino
padroni di un territorio
possesso essenziale
per difendere la vita
al calar della sera.
Se ti abbandoni, immobile,
in quest'antro di paradiso,
il ritaglio del cielo sbiadito
nell'incedere del sole
diventa un progetto di luce
nell'attesa così certa a venire
della notte stellata
manto annerito
di bagliori di infinito.
L'andare
di silenzi e dolci sussurri
di stasi e repentini movimenti
mi invade
docile,sottomesso
mi lascio, sereno,
catturare.