Poesia
Mesi
Voglio il suo fuoco per sfiammare la mia sete.
Non datemi neve, non di sorgenti
che scorrano noiose a dirmi quanto
è sana la purezza. Io voglio il suo dolore,
i sedimenti del suo passato che alzano
la testa al mio passaggio come schegge
alla carne di un fachiro. Voglio il bordo
del suo desiderio ed il nome di tutte le labbra
che sono state lì senza trovar pace perchè
quella sarebbe stata la mia guerra.