Mi son persa
Vivide combinazioni cromatiche,
nel tacito immaginario
dell’astante psiche...
Nel reale vissuto
d’una remota psiche.
Riconducenti enfasi e tristezze in alternanza
‐ spese sovente in sordin’altresì
spesso urlate al vento ‐
ognor esse tatuan l’attual coscienza,
ché non vadan smarrite, così
da tramandar l’istinto, 'l senno e 'l senso,
dell'ancestral'esistenza,
ove inondata d’esempi maestri,
io medesima 'l vibrante pennello intingevo
e l'immacolata tela,
di color'iridescent'inver all'Iris pertinenti,
ravvivavo
in, di special, dell'intimo io solitaria ricerca.
Lo scarlatto sulla tavolozza,
trascendental’impulsiv’emozioni
‐ forse intrinseche forse manifeste ‐
tinteggiav’aspergendo in connubio
Blu di Dresda, a proclamar la calma
di molteplici dì banali.
Lungo ‘l nero‐grigio del sentiero agreste,
deviando ‘l mio percorso dianzi quieto,
mi son persa.
Vano, di serafiche nubi, l’imbrattato dorato.