Miles gloriosus (Satira)
Plauto il libello suo lasciò un dì senza custodia
da lì con balzo rapido e veloce dalle pagine ratto
se ne scappò Pirgopolinice e con lui altre due figure
a fargli compagnia e il tempo poi gli anni sfidando
il piede mise presso il ponte d’un italico fiume l’Arno
e grande fu la sorpresa sua la vision di un condottier
bardato tutto grande codazzo lo seguia festante folla
dame e cavalieri e solo viva evviva al suo passaggio
“ Come certo non sai che sei straniero‐ due fanciulle
disser con voce squillante allegra tosco‐fiorentina
‐da un mondo lontan tanto tanto da qui lontan forse
extraterren venir devi dunque tu sappia da terra misera
questo onorato sta trasformando in terra di Bengodi”
Ecco come sarà questa Italia nuova da programma
suo “ si legheran le vigne con salcicce di formaggio
grattugiato le montagne maccheroni di cappon in brodo
coi ravioli e fiumicelli di vernaccia s’intende la migliore”
Giunta poi sera e dopo un poco nel paese aver girato
Pirgopolinice tutto ciò non vide anzi e qui non sto a dir
se non queste sue parole a Filocomasia e Acroteleuzia
dette a voce alta “ Come vedete nel tempo continua
la commedia nostra: un altro fanfaron e cortigiane altre”