Minù

Tu non sei buona , Minù: come sei cattiva…
Hai osato del toccato un po’ di più.
Sei una predatrice alla deriva
balìa di ratti enormi, e niente di più.
Quanti cuccioli tuoi, sepolti, sono al sicuro
Nell’increduto mondo dei tuoi avi?
Mangi da tempo sempre meno,
e Clara e Giulia, donne, vengono di rado.
E’ primavera Minù e sai che questa notte
al “Grigio” o a qualunque altro…
E i feromoni sazi si addormenteranno
come te, col ventre che trabocca
di vita e di dolore
che non sai a chi tocca.
Resti per ore vicino al grattatoio
da tanto, immobile, sotto le tue unghie.
Come un tacito accordo, le tue fusa
puntuali alle carezze le archiviamo.
Sai che ti guardo e so che fai lo stesso.
Ma adesso lo facciamo di nascosto
per non vederci vecchi
e scrivere col gesso.