Nutrirsi, dunque
di dolore, del torpore
di foglie accartocciate.
Vaporano prospettive,
i sogni restano
ombre dietro i muri.
E tu di chi sei
anima, legata ‐ persa
in visioni inesplicabili?
Molecole dell’aria
t'accarezzano
senza lasciarsi vivere.
Rimani in presse
di pensieri stanchi
turbini sola
senza luce.
Sei nata da un bocciolo,
morirai essenza, evaporata
negli sguardi assenti
di un mondo piccolo
di stordimenti.
7 marzo 2017
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