Molte volte non mi serve pensare tanto...
Non so ancora
come e quando accadde
d'esser stato afferrato
con dolce violenza
e gettato ai piedi
di questa felicità
che non mi lascia dubbi
M'accorgo dei segni
di questa mia malattia
in cui risplende
la luce del mio futuro
quando guardo
l'orizzonte infinito
che sublime si staglia
davanti ai miei occhi
a farmi capire
quanto il mio cuore
avvampi d'amore
E là che io rapito
lascio nei pensieri
le impronte della passione
e vivo le mie notti e i miei giorni
immerso in quell'immenso piacere
.
Cesare Moceo destrierodoc @
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