Mosti pronti
Luna velata,
in cieli celesti.
Ottobre socchiude le sue porte,
a riparo dai venti gelidi di un Novembre oramai entrante.
Riccioli ambrati
lasciano impotenti monumenti maestosi;
eretti da mani laboriose,
in notti dei tempi oramai andate.
All'interno un cuore che sa di buono;
assaporato in mille forme,
ma che dura poco,
come uno scintillio di fogliame acceso.
Il giorno si riempie sempre meno di luce,
attendendo solstizi già segnati nel tempo;
bagnati nell'animo da piogge stagionali annunciate,
rendendolo pigro nel suo terminar andando.
Al calor di camini finalmente accesi,
si scalda l'anima bagnata di ipocrisie vissute;
mentre calici vuoti da tempo,
si riempiono di mosti pronti nell'essere;
assuefando i ricordi di sensazioni sempre nuove
ed il cuor si riveste d'amore.