"muti passaron in quella notte i fanti"

Non lasciar solo il mio cuor

felicità

tra le albe calde del tuo cielo
e il freddo andare del mio passo confuso

E nei tramonti d'ogni 'oggi'

carichi di smunti volti e cuori inariditi

sciogli il mio canto dal tuo abbandono

accetta le mie parole

in questo giorno magico e mariano
foriero di caldi ricordi

e siano esse corona
che ti cinga come allor di premio

E rimango qua

tra queste onde

con gli occhi accesi di speranza

e la mente persa
nei sussurri d'un gabbiano che piange il suo cibo.