N. 2 da L'Ultimo Buio
Con cura ho bruciato la luna, stanotte, per impedirle di specchiare il tuo nome nel lago salato degli occhi del mondo. Dall’ultimo buio s’è alzato in volo il silenzio, mutando il piacere dei sogni in dolore, laddove neanche il peccato ha forza abbastanza da donare la vita. Quanta cenere ha sparso intorno il tuo no, adesso che tingo paziente quel che resta d’un giorno malato d’amore, ciò ch’è avanzato d’un volto sfregiato dal pianto. E il tuo sangue impuro è il colore più bello, le urla impotenti la cornice migliore, lo smodato rimpianto le magiche ombre, il finire del tempo la luce più giusta. Ricorda le labbra lambite dal mare della mia insistenza, quando il rumore impedirà il canto ai ricordi, quando la nera Madonna t’avvolgerà nello scialle, sbarrando il passo del mio ritorno. martedì 28 febbraio 2006