Narrava il folle

Narrava il folle,
narrava d'amore,
narrava di un tempo
in cui ogni parole si faceva fiore,
narrava di quando
era uno stato privilegiato
il perdere la ragione per amore,
poi narrava di stanze nascoste
illuminate soltanto
da un barlume di luce lontano,
dove la notte si tramutava in abisso
e il suo pianto ricopriva l'intero palazzo.
Narrava il folle,
narrava di dilemmi
e di giochi incongrui del destino,
narrava di paradossi lungo il cammino,
narrava di richiami dal cielo,
di petali sparsi sui dolori,
di speccchi rotti alle pareti,
di sorrisi deformati
e di incastri insensati.
Narrava il folle
e continuerà a narrare
di enigmi e d'amore
e di enigmi d'amore.