Nascere
Nascere per caso,
come foglia caduta dal ramo,
un soffio di vento che non ha nome,
un punto nell'infinito disegno.
Nascere donna,
con il peso di un canto antico,
mani che stringono e cuori che lottano,
un universo racchiuso in un corpo fragile.
Nascere povera,
tra strade di polvere e sogni spezzati,
scalare montagne fatte di fame,
cercando stelle oltre il buio della notte.
Nascere ebrea,
con la storia che brucia nella carne,
parole incise su pietre sacre e profane,
essere radice e ramo nello stesso respiro.
Eppure,
in questa vita che sembra troppo,
si erge un grido, una fiamma, un fiore.
Perché il caso, la donna, la povertà, l'identità,
sono i fili di un arazzo impossibile,
eppure magnifico,
di chi esiste, resiste,
e ama.