Nascita
Sono stata donna,
in molti modi,
e in ogni carezza,
eppure mai,
prima d'ora,
sono divenuta germoglio,
e protetta dalle mani
di un uomo giusto,
ho infine aperto,
il mio dolore,
lasciandolo asciugare
sotto il suo sguardo,
senza orgoglio,
ne tentata da arroganza,
non ho più chinato il capo,
ne piagato il cuore,
con rimproveri,
ho dichiarato al cielo,
il mio nuovo nome,
ho sussurato a dio,
il mio canto d'amore,
ho gettato ai demoni,
la loro arpa stregata,
condannandoli
a vagare coperti di terra
che mai vide sole,
a non generare più lacrime,
finchè i loro occhi,
disimpareranno
a germinare rivalse,
per conquistare
le terre emerse.
Io sentinella assetata
del suoi panni celesti,
vesto nuova pelle,
lasciando che il vecchio
aguzzi la vista,
per rivedere la giovinezza,
nelle pagine che lascio
macchiare dall'inchiostro,
intanto che l'altra mia storia,
ponga il suo vessillo,
sui cumuli antichi di pietre.