Natale
Profumo di resina di pini marittimi
davanti casa, lungo la via.
Sapore di gesti così lontani
ma così vivi nella memoria.
Piccoli angeli vestiti di bianco
all'altare portano i doni
nella Messa di mezzanotte.
Magre gambe di bimbe assonnate,
viola di freddo sotto la veste,
intirizzite minuscole mani
che offrono ampolle piene di vino.
Odore di cera, eco di canti
nella grande gelida chiesa,
la gente che pensa al brodo caldo
più tardi a casa vicino alla stufa.
Si dia inizio a mille sorrisi,
comincia la festa un'altra volta.
La festa lunga tutta la vita,
disseminata di assenze, di lutti
di storie troncate in un respiro:
ieri persone oggi fantasmi,
oggi persone domani fantasmi.
Alziamo il calice contro la sorte,
contro l'angoscia che assale di sera
quando il sonno non vuole arrivare;
contro l'attesa dell'ultimo atto,
protagonisti di quel copione
di cui tutti sappiamo il finale.
Ma si dia inizio a mille sorrisi,
si danzi, si canti fino all'aurora,
comincia la festa un'altra volta:
anche quest anno è di nuovo Natale.