Natale
Per le strade luci accese, calde, vibrano nell'aria,
tesi gli alberi accompagnano la via solitaria
e intorno senti ancora odor di festa,
tutti quanti a comprar Felicità,
i signori impellicciati fino in testa
tronfi girano nelle vie della città...
E come per incanto freddo e Inverno svaniranno,
per le strade nasceranno mille fiori, e rosso e caldo
amore,
e tutti, tutti insieme in un unico grande ballo
canteremo le canzoni di natale e di un altr'anno
che piano muore.
Ma dietro l'angolo lo vedi, appoggiato a quel muro,
fuori il mondo tutt'è chiaro, mentre lui in volto è scuro
e la fuori a milioni ad aspettare
se ne stanno che finiscano le feste,
per potere finalmente ritornare
a fare quello che non hanno mai smesso...
e gli occhi passano vicini, quasi sfioran quei cartoni
ma non portano né pena, né considerazioni
per loro,
mentre gonfi se ne vanno, pieni di vino e di regali,
di champagne e di parenti antipatici e banali,
d'argento e d'oro.
E io dentro lunghe attese che ora il tempo mi concede,
a quelle notti penso, agli amori miei incompresi
e non capisco proprio cosa resta
di quei momenti splendidi insieme
nè capisco io il perchè di questi,
e se il dolore che ho ora conviene...
Per espiar le colpe che ho nel tempo accumulato
o per chissà quale peccato, chissà quando mai commesso
o dove
e tu chissà che cosa starai facendo mai adesso,
chissà con chi sarai o se pensando ti dirai
anche tu "dov'è?"
E il Natale passerà e passeranno le canzoni,
spente le luci in strada, finiranno i pannettoni,
e quel che resta della nostra festa,
saranno emozioni da buttare,
saranno freddo e luci nella testa
e tutti buoni, via, andremo a lavorare...
E c'è chi come sempre, che non ha mai avuto niente,
solo in mezzo a quella gente, racconterà col vento
la vita,
e io solo dentro al buio, cerco nuvole e canzoni,
sogni, amori ed illusioni, notti e quella emozione
oramai smarrita.