Poesia
Natale
Qui
sottili crinali
separano pace e solitudine.
Travi centenari
sprofondano
nella neve buona
in questo presepe
deserto
di oggetti antichi
e masi abbandonati
Comete di stagnola,
dimenticate sui vetri,
guidano i ricordi
come Magi
sui sentieri del tempo.
Domani
forse
ne troverò i doni
sotto candidi abeti.
ma ora,
vegliato da giganti di pietra,
mi avvolgo in fragranze
di fumo e di pino.
Come gusci vuoti
ho buttato
i volti e le parole,
ed assopito,
cullando il mio tempo,
assaporo sensazioni
distillate
dal crepitare dei ceppi .
Dal cielo di piombo
freddi sipari
di neve e nebbia
scendono sul giorno
celando le vette.