Natale e tristezza

Giá da piccolo ho sentito sulla mia pelle critiche e giudizi e sicuramente sono stato molto ribelle nella difesa della mia dignitá E ringrazio la forza di mia madre che con qualche morso affossato nella carne mi ha riempito il corpo "d'orologi senza lancette" e con quelli ho cominciato a capire il valore del mio tempo quando vivevo Natali non proprio felici (Cesare Moceo) Ricordo l'infanzia e quando la mia età era una primavera canuta sempre furente quando le amarezze si mescolavano ai turbamenti quando le mie passioni vivevano di rabbie nel lutto della vita E perdonatemi se vi porto in dono queste mie tristezze non ho vergogna dei miei Natali ciechi né del desiderio che ho adesso di non coprirli d'oblìo . Cesare Moceo poeta di Cefalú Destrierodoc @ Tutti i diritti riservati