Ne più mai...

Resto a guardare nel vuoto, con la testa inclinata appoggiata al palmo della mano, inventandomi dialoghi diversi a colmare la mia infinita solitudine e accettare quel che in me resta del mio "mal de vivre" Là, spiragli di disperazione e di suprema rassegnazione, s'insinuano in angosce attraverso i piccoli squarci che si aprono tra le nebbie in cui sento immersa la mia mente, mentre nelle vicinanze dell'anima che brama la Pace, il luccichio intenso del Nulla stuzzica la mia interiorità a confrontarsi indifesa con gli abissi di una oscurità senza età e senza tempo. . Cesare Moceo poeta destrierodoc @ Tutti i diritti riservati