Nebbia
Quel sentiero sterrato e isolato,
che delinea il campo, ormai congelato,
s'inoltra, senza indugio,
sotto quel fosco mantello appariscente,
che l'assale e lo copre,
quasi a renderlo scomparso,
sottraendolo alla vista del passante.
Gli alberi, sfioriti e rassegnati al tempo,
s'ammantano di quella triste bruma,
amica del silenzio e della brina,
del freddo e dell'inverso inverno grigio.
Offuscato, l'orizzonte appare immateriale,
evanescente e, altresì, irreale,
l'atmosfera traditrice della nebbia
sale da terra,
insinuandosi, impietosa, in ogni cosa,
ghermendo ogni singolo colore,
gettando un velo, biancastro ed inodore,
che si dissolve all'apparir del sole.
Tristezza porta e bigio,
a chi fa da carceriera, l'umor rende,
anelante di vederla scomparire
nel più breve,
per ritornare ad apprezzare il cielo terso
ed il carpito colore
e la beltá di ciò che, intorno, è consistente e reale.