Nuoto nell'azzurro
nel buco di quei giorni
in cui vorrei
essenza marina
vagare
fra sconosciuto immenso
e materni fondali
sparire
Dai suoni trasportare
e dell'onde cullare
E: non fare, non dire, non decidere,
non pensare, non chiedere, non dare
Dalle acque lasciarmi rapire
straniare cullare confondere
nei suoi azzurri morire
E non essere.
1 settembre 2015
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Perseguiamo serenità e gioia a ché ci seguano, in ogni istante, a ogni passo, perché noi siamo nati per essere felici, il dolore è solo la pausa di riflessione che ci porta alla conoscenza. Rammentate: siate felici!