Nel buio che macchia di niente la luna

E’ strano il silenzio dell’ora
nel frastuono dell’attimo
e il supplizio del giorno
nel trascorrere, sordo
alla rampa
‐ c’è il lieto dopo il lutto.
Eppure ci strilla
ad ogni svolta d’angolo
d’un tremore consueto
la crepa.
Un rivo di pianto
precipita doglie
‐ sorride solo
la veste del muro.
L’arte di fronda
è per sempre
davanti una spanna
nel buio che macchia di niente la luna.
La rosa non s’è persa*
a distanza da terra
per la strada sospesa fra i nodi
dei rami:
senza luogo, né peso
per non essere nulla.

 
*cit. da Italo Calvino, Il barone rampante