Nel giardino di ghirlande
Nei pomeriggi trascorsi, nel giardino di ghirlande, che profumano del tuo sesso, ho riscoperto il fascino, del respiro. Ogni volta che t’amo, diventi più bella. Ti cerco mirando gli spazi, tra una nuvola e l’altra, fin quando la natura, nel suo essere vento, non t’allontana in nuovi disegni. Essere unica, rende unico me, nell’infinito delle infinite volte, che ci siamo presi. Dai parola al mio silenzio, tu, mia ambrosia e mio assenzio, tu, traccia immortale del mio passaggio. Svanisco quando, sussurri il gemito. Siamo un tutto. 13/03/2006