"... nel triste disordine delle emozioni confuse..."
Il corpo cotto dagli anni e gli occhi sgranati che lottano ancora contro un pianto sommesso nel contegno colmo di dignitá Questo sono io riflesso nel mio sguardo fermo immobile a contare le rughe della mia ombra illuminate inquiete dal lampeggiar del buio E nel volteggiar dei pensieri nel "nulla" resto reliquia di mendicanza in orizzonti oscuri e oscurati lasciata nell'oblío a fermentare al chiarore delle notti eterne il cui vibrar dona fremiti all'anima confusa . Cesare Moceo poeta di Cefalú Destrierodoc @ Tutti i diritti riservati