Nel vuoto del tempo

Vivo nella passiva indifferenza
di un mondo a me atavico,
scivola come dolce follia
dell’intima sofferenza.
In balia dell’umore altalenante,
colgo l’essenza; un raggio di sole
improvviso mi coglie nell’intimo
e l’inconscio governa la ragione.
Pensieri volteggiano
nello spasmodico desiderio
di verità; la mente s’impegna,
inconscia di una nebbiosa esistenza,
il tempo non potrà lenire
il mio dolore profondo,
angoscia, disperazione.
Io, pallido, vegeto in palpitante
attesa di quei giorni
che il tempo mi ha concesso,
ancorato al passato,
sfuggo al futuro
fatto di niente.
Ma in questo vuoto,
cerco un senso
che mi guidi oltre
le ombre del passato.