Nella mia mente di finto poeta

Alla sera,
quando nella mente
rivivono futili discorsi,
mi sembra che,
nel loro voler essere
angelici liberi e vivaci,
i pensieri divengono
l'uno discendente dell'altro,
l'uno legittimo erede dell'altro.
E mi resta nell'anima
una specie di sordo prurito,
eccitante e passionale,
dove s'affloscia la notte
che ne altera le attese
e ogni intimo significato.
.
Cesare Moceo 70N di Cefalù poet‐ambassador t.d.r