Nella pelle che abitiamo

E viene per tutti il tempo

che il corpo cambia la pelle in cui abitiamo
e si distende e s’assopisce

con la mente rimasta sola
a ricordarci ancora la nostra identità

E ci ritroviamo tutti
al tempo della nostra prima infanzia

nell’età che dà i segnali
del cedimento della voglia di vivere

mentre la mente rimasta ancora vigile
viene invasa da puerili leggerezze

fanatismi che provocano
la paralisi dei sentimenti

e persistono il giusto tempo

affinché questi sconvolgimenti
ottenebrino morbosamente la ragione

obbligandola nell'inutilità di se stessa
a ritornar bambina

E tutto così diventa più bello e intrigante
.
Cesare Moceo poeta di Cefalù
Destrierodoc @ Tutti i diritti riservati