Nella tua stanza

Sono venuto
nella tua stanza,
silenziosamente
stanotte,
nemmeno
la luna
mi ha sentito,
non ho
lasciato
respiri,
nè echi di passione
dietro di me,
solo
una pallida luce
del mio viso
risplende
sul vetro,
effige
carnale
del rapporto,
sento
la tua ombra
incombente
che
mi tocca
con grandi mani,
fino ad emozionarmi,
l'aroma
sensuale
del nudo
fuoriesce
dal chiavistello
senza chiave,
e
l'eccitazione
guida
i miei repentini
sogni,
sei
già sveglia,
lo percepisco
dal liscio
aprire‐chiudere
delle tue palpebre,
incantate
da
struggenti
amorevoli
pensieri,
sto per
valicare
la soglia
del paradiso,
fuori
dal mondo
spento,
silenziosamente,
in punta di piedi
entro
nel tuo cuore,
il tuo corpo
mi attende