Nelle scansioni soniche
intuivo
l'appropinquarsi
sublime e minaccioso
di rarefatti
ghetti armonici
dove le paure
intormentivo
in anestetici
mondi immaginari.
(vedevo in cuffia
universi melodiosi
visibili soltanto
alle mie orecchie
e alle galassie
che nascondevo
dietro alle mie dita
glissanti sulle corde).
25 dicembre 2012
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