Nemesi
Ti ho confinato in un sogno,
rendendoti
più reale dell’acqua
che scivola sul mio corpo.
Più reale
finanche
della fiamma calda che accalora il mio viso,
illuminandolo.
Più reale della terra
appiccicata
alla mie mani quando pianto
un fiore,
narciso
baciato dal sole.
Più reale dell’aria fresca sul collo
che volteggia tra i miei capelli
alzati
mentre, correndo, fingo di non pensarti.
Sarebbe stato meglio viverti.
Saresti stato ospite
del mio tempo
per qualche tempo.
Poi…
indisturbato…
te ne saresti andato.
Della tua assenza, credimi, non avrei pianto.
Ambra liquida imprigionata in un cristallo.