Noi, ancora e sempre

(Un giorno di fine novembre 1978 A Te che da allora sei il mio amore) Quel giorno cominciai a esplorare le promesse del Paradiso e lottare col mondo attanagliato da grida che volevano relegarmi nel più profondo degli inferni Lampi di genio m'attraversarono la mente e il cuore a dar risposte coi fatti più che con le parole tra i sogni segreti delle notti d'estate appena trascorse a volere il tuo amore nella fondata speranza d'esser nel giusto Segreto inconfessabile allora cosparso d'intime promesse a coltivare il giardino di quel nuovo inizio e raccogliere insieme i fiori della seduzione tra le coincidenze della passione nella nobiltà d'amarci senza vergogna e finalmente smettemmo d'esistere e cominciammo a vivere E ora resto a volteggiare intorno al cuore e alla memoria e "sentire" ogn'ora che il più bel pensiero sei sempre Tu dare voce alle emozioni che viaggiano libere qua e là lasciando orme il cui riflesso illumina un'età ormai vissuta nella nostra realtà racchiusa nell'anima a godere di sè Amiamoci amore mio ancora nel cammino verso nuove felicità con il futuro che ci corre incontro nell'invisibilità dei cambiamenti sempre con un finale inatteso e crediamoci ancora e poi ancora in quei piccoli caldi raggi di sole che penetrano possibili ombre grigie E inondiamoci di sentimenti e di pace accettando la speranza senza sentirci mai delle anime perdute . Cesare Moceo poeta di Cefalù Destrierodoc @ tutti i diritti riservati