Nojoud, la piccola sposa bambina
In una culla rosa si schiudono i miraggi
ed una bimba ne assapora l'ambrosia, l'intensità.
La rabbia piega le fantasie riposte in un cortile
sulle altalene mosse dal tepore, dalla quiete.
Nei ricordi i giochi, le rincorse, i compagni da abbracciare
ed una promessa, un velo candido sul viso acerbo.
Le paure si trascinano tra le mura dell'omertà
e la pietà si logora tra le lenzuola
che accolgono un angelo tremante,
disteso sotto ad un uomo violento.
Nojoud piange, fugge, si dimena
... è irraggiungibile, è isolata
nelle stanze di una sposa bambina.
Sotto le mani ruvide lo spirito si rialza
e chiede ascolto alla mia assenza, alla mia cecità.
Nell'eco il respiro si fa intenso,
l'orco ne afferra i polsi
e ne consuma il bocciolo...
ne inaridisce il domani...
ne ghermisce l'infanzia...
Nojoud ha smesso di piangere
e la piccola sposa non ha più velo
nello sguardo vivo di una donna in fasce.
P.S. Nojoud è una bambina Yemenita di circa 8 anni costretta al matrimonio con un uomo di 30 anni. La storia di Nojoud accomuna molte altre bimbe che vivono la stessa realtà in paesi come l'Afghanistan, il Nepal, l'Etiopia, il Bangladesh, l'India, il Pakistan. I matrimoni precoci sono la conseguenza delle difficili condizioni economiche delle famiglie che vedono nella dote un sostentamento necessario per il proprio nucleo familiare.