Non devo più nascondermi
L’aria, fuori dal torrione,
è diversa dalla mia.
Beccheggia tra le invitanti strade
fin troppo larghe perché anch’io
non le guadagni come gli altri.
Mi metterò, quindi,
lo zaino delle smanie in spalla,
provando a oltrepassare indenne
la folta siepe che separa me
dall’uniformità.
Quando sorrido e quando no,
avverto al cuore un’onda lunga
più o meno avendo l’impressione
d’essere io, io solo al mondo,
a saperlo fare.
In più,
chiudo gli occhi a quanto gira attorno
e li apro ai menestrelli della vita
col grave errore
di perdermi chissà che cosa della ruota.
No!
Non devo più nascondermi
nel collo altissimo di un dolce vita,
tra il pulviscolo di questo nuovo cielo,
in grembo a riccioli di nuvole
che… non sono mie!
No!
Non devo più nascondermi
nelle cantine delle dolci orme,
in pance di scintille di bellezza
o aggrappato come rospo raro
all’àncora scaduta d’annegati sguardi.