Non ho più maiuscole per il dio di questocielo
Inizio a prendere in seria considerazione
l'idea di disertare una volta per tutte
il palcoscenico muto
delle ombre stampate sui muri
e davvero
non ho più maiuscole per il dio di questo cielo
che traspira neve sui fiori in letargo
che gratta la fortuna con le unghie
in questo silenzio doppio strato
di un sole sempre troppo basso
e c'è qualcuno ‐ non so chi però ‐
che arma la terra di filo spinato
e mangia ortiche ingoiando anidridi
e finisce col dormire spilli
in ergastolo
dentro un frigo spento
a marcire d'assenza nel tallone d'achille
a funambolare lancette al quarzo
sotto la luna piena di vuoto
semplicemente pregando
che non faccia più
giorno
domani.