Poesia
Non so più cantare i giorni
Non so più cantare i giorni.
Distratto dal silenzio
un rampicante antico ruba la mia luce
e la notte si lega ad ogni orario.
Per la vastità del vuoto
ammaina la vela anche la più piccola barca
e le nubi intrecciano ombre
sulla solitudine del fiume.
Oh, quanto lontano il tempo
in cui scrivevo lettere di fumo
e mi baciava gli occhi l’autunno
taciturno e grondante
come l’albero dopo la tempesta!
Ancora ti vedo
ma distante
come dalla collina un campo
il cielo da un naviglio.