Non so se perdonare chi non capisce (o non vuol capire)
Inebriato d'arte nel mezzo di certi confusi tumulti son qua condannato a raccattare frammenti di sogni con l'anima inquieta a smarrirsi mentre odo dentro me lo scoppio dei miei singhiozzi E piango d'un sorriso irritante d'ironia e d'accettazione per la pungente sorte toccata ai miei occhi scuri turbati d'ira e conformati nello sguardo da più alti e concreti impeti di risentimento a lacerare tutti i veli del mio pensare avviandomi ancora stuzzicante sui sentieri delle illusioni a soffrire per i tanti dolori subiti Cammino ancora sotto braccio alle emozioni per orientarmi tra le strettoie buie della mia senilità impregnata d'entusiasmi e di speranze che mi lasciano sospeso a brillare nelle passioni che mi sono abituali abbagliandomi nel mio apparire di saper cogliere gli attimi fuggenti che guardano oltre l'orizzonte e accettare il destino e tutte le sue stranezze come doni inaspettati al di la della vita E non so se perdonare chi non ha capito la mia sofferenza d'amarlo . Cesare Moceo poeta di Cefalù Destrierodoc @ tutti i diritti riservati