Non ti scordar di me

Fiori su fiori
coprono il freddo di primavere recise

qualche stagione ci lascia il respiro

cadono lettere senza radici
‐ma il nome non serve a chi sta dormendo
un’eco torna indietro
dal puzzle di numeri e foto  
‐ il mondo immobile

Lo sciame dei vivi si affolla
a riesumare giorni finiti;
qualcuno manca, si dice
non sia capace di piangere

qualcuno crede che la morte
renda liberi
e ha un fiore sul davanzale
‐un fragile “non ti scordar di me”