Note della testa

Ho avuto pochi abbracci io povero e senza traccia di futuroscalzo e con le toppe nei calzoni Ho vissuto la mia infanzia struggente di legnate affossato tra le lame sottili di esaltazioni e tragedieconsuetudini familiari tra rimasugli di pane e chicchi d'uva mendicati da cassette gettatepassando per euforie incoscientie delusioni spiritualia spegnere finanche la mia ombraVorrei capire ancora nella mia angustianella sua interpretazione più ricca e intensatutte le pene anonime del mondo i drammi che coinvolgono l'umanità il suo cuore profondo avvolgente generoso e allo stesso tempo teneroper ripristinarne la connessione naturalecon le sue più intrinseche necessitàMi accorgo invece che quelle disgrazieesaltano le pulsazioni febbrili delle mie tempieregalandomi il sentire della mia sofferenza tra le sofferenze di tuttiE dono tranquillità alla mente relegando ogni avversione al mio dire soltanto in una richiesta di aiuto.Cesare Moceo poeta di Cefalù Destrierodoc @ tutti i diritti riservati