Note stonate
Il corpo vezzeggiato
nella perversa certezza
della sua inutilità,
col vento che soffia,
freddo e silenzioso,
nei sentieri della vita,
in un alternarsi
di luci e ombre,
dove tutto s'inasprisce,
anche le rughe dell'anima.
I nostri cammini
che si incrociano,
si perdono,
si ritrovano in motivi
che hanno più
di un significato
e intrappolano
più persone
nell'utopia di una felicità
che entri da una porta
appositamente
dimenticata aperta;
mi sento come una musica
che si ascolta
ma non si suona,
in cui ogni ripudio delle note,
genera solo miseria e fango.
.
cesaremoceo