Notte insonne
Giunge l'alba, finalmente...
aprendosi la strada nell'astrale volta,
in cui le stelle provvedono a smorzarsi,
nell'armonia d'un etereo accordo,
pari a fiammelle tremule che un soffio ventoso estingue.
Rischiara ciò che trova sul cammino.
Luce flebile arride all'orizzonte,
mostrandosi sì intensa, nella quotidiana sequenza,
seppur grigiastri nembi, a oltranza, s'avvedono arrivare.
Spirito mio in subbuglio...
non mi farò sconfigger dal fatale gioco.
Notte insonne, tormentata dal desio
di carezze e di baci del mio amore,
di parole e dolci frasi pronunciate con il cuore,
a cercar calore delle mani amate,
che san prendere e donare, senza porsi titubanze.
Ore ed ore, truci e insulse,
cacciate via dal futuro tempo, disponibile a parvenza,
ch'ha patteggiato col passato.
Bieco limbo del presente non saprà come scalfire la speranza.
Consapevole d'ancor volere amare,
rendo consenziente, alla vita, me stessa, in toto,
mettendo in gioco tutt'ora il sentimento, d'indugio privo,
nutrente la parte astratta dell'essere fugace spoglia,
nonché coerente creatura, assai tenace.