Notti di luglio
Notti di luglio: echi e silenzi per chi li sa ascoltare;
e il mare, come quei due, visioni dietro una duna,
silhouettes di sovrani di un lontano regno,
con me inutilmente attende .
Mal vestita, con le labbra serrate
senza gli occhiali ho sentito la tua voce
chiusa come la noce nel suo mallo.
“Questa non è la vita tua! Tu vali di più o forse sei un’inezia:
ma quella gente non può portarla via!”
… E piangevi e ti soffiavi il naso…
“In un vaso non può vivere un castagno.
un vero lupo in una protesi di bosco,
o il giunco fuori dal suo stagno.”
Per questo solo io non ci perdòno .
Ora lecchiamo un cono dal colore strano
come le ferite che ci portiamo addosso.
Le puttane non vanno lapidate,
le fate sognate, le streghe solo amate .
Solo elfi con le tue sembianze,
mi vengono a tenere compagnia.
Non passeggio più per quella via,
ove facevi il guitto con il tuo panino
e un condiviso cono d’identico destino.
So che non soffi il naso come prima
su quella panchina che hanno sradicato;
dove l’odore di piscio e fiori marci
e il selciato dove sono scivolato
ho amato tanto come di te ogni cosa.