Novantaquattro

E' stato ieri il taglio: ho fatto baruffa,
insana nevrotica baldoria con il tuo nome
che mi ha riempito la bocca di miele.
Non mi sono accorta di come lo delineavi,
certe abrasioni sono lucertole calde,
si sporgono appena esce fuori il dolore.
Ci hai messo cura, io forse cadevo distratta.
Ho solo sentito più freddo lì, si proprio lì
dove ti avevo lasciato appoggiare, dove
stava nascosta da un piatto la fame.
E d'improvviso non ricordavo più niente:
quanta pelle avevi, quante dita scordate
sull'ultima corda. D'improvviso sono entrata
in quell'angolo che tu visiti spesso.
Ora so che la notte ha un'ora più buia.