Novecento ( Esodo )
Il treno dei vent’anni corre e va!
Sosta nelle metropoli con i porti
Una scala accede a quattro legni
Che galleggiano per andare via
Piano verso i sogni della libertà
È il mare delle ultime aspettative
Piene di menti e tante facce scure
Che galleggiano su di un oceano
Dalle cento forme e mille miraggi
Pian piano tutto si tinge di buio
Che avvolge assedia e coinvolge
In una apparente serena quiete
E gli occhi convivono con le luci
Tutti cercano sollievo nelle stelle
Trovano compagnia nella luna
Con il sogno di approdare illesi
Vicini alla scultura della libertà
Ammantati di buone prospettive
E senza la paura che lo sguardo
Possa vedere quello non devono
E riuscire a fare una nuova vita.