Ti fermasti in me quel dì che t'incontrai, quando assiem sentimmo dell'intenso amor il travaglio nel passeggiar d'autunno e di giovinezza E son già tant'anni, quarantatrè continui, che mi governi e accudisci e le smanie d'onore tu guarisci del cuor c'avvampa al fuoco d'amor e di costanza. T'amo e vive ancor nel mio sentir quell'arder dentro "da cui altro diletto giammai non ebbi" E sol di ciò oggi m'appago. . Cesare Moceo vecchio ragazzo del 53 Destrierodoc @ Tutti i diritti riservati
14 novembre 2021
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