nulla da dichiarare
al mio arrivo il doganiere mi chiese
lei ha qualcosa da dichiarare?
io ragionai un attimo e risposi fissandolo negli occhi
sì!
dichiaro di aver vissuto
dichiaro la mia sussistenza in vita
dichiaro la mia ignoranza
dichiaro di essere in viaggio per non so dove
in viaggio
per non so
dove
il gendarme mi ascoltò con attenzione
e perentoriamente sentenziò al mio cospetto
l’inoppugnabile verdetto
quanto lei dichiara non costituisce reato,
disse con fare presuntoso e autorevole portamento,
tutto ciò non ha valore pecuniario né contingente
non è convertibile in moneta sonante!
sentenziò la guardia palesando nei miei confronti la propria ripugnanza
poi sorrise con superiorità e con la mano mi fece segno di proseguire
di continuare il mio randagio peregrinare verso l’ignoto
con in tasca un lasciapassare, un salvacondotto di superficialità e di indifferenza
e così con il mio bagaglio pieno di domande, proposte,
di ansie e di preghiere
accessori inutili e senza valore per la dogana del centro dell'impero e delle periferie dell'uomo,
in pace io proseguii il mio pacifico migrare
Marco Bo
http://cantidallaperiferiadelmondo.blogspot.it/2014/02/nulla‐da‐dichiarare.html