Nulla è più atroce che sfottere la propria natura

Umidità di muschio
e di rami bagnati
abbracciano i passi
al rimaner silenti
tra ombre e spazi,
dentro pensieri
che scivolano esausti
lungo crinali di brividi
e attraversano gentili
morbidezze irreali,
stordite dalla gioia
dell'intimo pudore
rinfacciato di solitudine
nello scintillar di spine.
E nell'odore acre e tenace
dell'aria intrisa di follie e verità
donano respiro alla vita.
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Moces 69N @ t.d.r