Nyc

Dal giorno del tuo ultimo amore, vado raspando
tra le macerie marcescenti un pezzo di cuore che ti somigli.
Sono digiuna e mi sfamo di mille altre porzioni
che inventano il tuo sapore per distrarmi dal gorgoglio dell'inedia.
Ma io affondo le dita e sento che manca il tuo nervo,
quella opalescente fitta che mi straziava quando sorridevi
e sanava quando sfatavi il tuo possesso.
Manca il tuo verso, quello che addolcivi per ingannarmi.
Manca il rantolo tagliente  che mi sfioriva le labbra
per un bacio che era sangue.