Gli occhi gialli del tuberoso elianto
di quei fiori a me per ricordi familiari
tanto vedo nel corso del giorno come
mutar alquanto il lor fissare il cielo
sì che all’animo mio che li osserva
van recar mutevol sentimenti: al mattin
dolcezza che al sol s’apron ridenti lieti,
malinconia al scender della sera come tristi
spauriti a cercar nel buio la paterna luce!
Questo chissà perché è questo il sentir mio
che il fiore non si chiude nè muta di colore.
14 ottobre 2018
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