Ode agli Illusi
Nel labirinto d'illusioni danzanti,
dove il tempo si perde in sogni incerti,
chi sono gli illusi, e cosa vogliono?
In cerca di risposte, destano il deserto.
Sotto il manto di stelle iridescenti,
sguazzano nell'abisso della speranza,
i loro cuori, velieri fragili,
navigano tra onde di pura incertezza.
Sono architetti di castelli d'aria,
costruttori di ponti verso l'ignoto,
nell'eterna sinfonia dell'inganno,
ballano leggeri sulle note del rischio.
Vogliono il calore di un sole utopico,
abbracciare il cielo in un amplesso ardente,
nutrirsi di promesse, di dolci menzogne,
ignari del confine tra sogno e realtà.
Illusi, fanciulli della fantasia,
intrecciano fili di verità sospese,
in cerca di risposte in un mondo incerto,
dove il destino danza sul filo della sorte.
In questa commedia di ombre e luci,
gli illusi si ergono come protagonisti,
tra l'ironia del fato e l'amaro sorriso,
la loro danza continua, senza ritorno.
E noi, spettatori di questa commedia,
guardiamo con occhi di chi sa e ignora,
siamo tutti illusi, in cerca di significato,
naviganti dell'esistenza, senza un porto.
Così, la vita si srotola come una melodia,
una poesia libera, senza metrica fissa,
dove gli illusi, con cuori vibranti,
si abbandonano al ritmo della loro danza.